DL 159/2025: COSA CAMBIA PER AZIENDE E LAVORATORI IN TEMA DI FORMAZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO

Il nuovo Decreto-Legge 31 ottobre 2025, n. 159 introduce una serie di misure che incidono in modo significativo sull’organizzazione della sicurezza in azienda, con particolare riferimento alla formazione, alla promozione della cultura della prevenzione e alla tracciabilità dei percorsi formativi.

L’obiettivo del decreto è rafforzare l’efficacia delle politiche di prevenzione, migliorare la qualità dell’offerta formativa e supportare, con risorse dedicate, imprese e lavoratori nella gestione dei temi legati alla salute e alla sicurezza.

Di seguito una sintesi delle principali novità rilevanti per le aziende.

1. MAGGIORI RISORSE PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA

Dal 2026 saranno disponibili almeno 35 milioni di euro per finanziare iniziative volte a promuovere la cultura della salute e sicurezza sul lavoro.

Le risorse saranno utilizzate per:

- Progetti innovativi basati su strumenti digitali (realtà aumentata, realtà simulata, percorsi esperienziali);

- Iniziative rivolte ai percorsi di istruzione professionale, ITS, università e AFAM;

- Attività formative aggiuntive dedicate ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), sulla base di piani condivisi tra parti sociali e organizzazioni datoriali.

 

Con questi interventi il decreto punta a diffondere un approccio più moderno e partecipato alla prevenzione.

 

2. NUOVI INTERVENTI DI FORMAZIONE E SUPPORTO ALLE IMPRESE

 

Il DL159/2025 rafforza le attività formative su temi prevenzionali, in particolare nei settori con più alto tasso infortunistico: costruzioni, logistica e trasporti.

Sono inoltre previste nuove misure di supporto rivolte alle micro, piccole e medie imprese, finalizzate all’adozione di:

- DPI innovativi basati su tecnologie intelligenti;

- Sistemi avanzati per il monitoraggio e la protezione dei lavoratori.

 

Tra le iniziative promosse rientrano anche campagne informative e progetti di educazione alla sicurezza nelle scuole, con particolare attenzione alla prevenzione degli infortuni in itinere.

3. AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO DEGLI RLS ANCHE NELLE IMPRESE SOTTO I 15 DIPENDENTI

 

Il decreto interviene anche sull’art. 37 del Testo Unico, chiarendo l’obbligo di aggiornamento periodico degli RLS anche nelle aziende con meno di 15 lavoratori.

Le modalità e la durata saranno definite dalla contrattazione collettiva nazionale, nel rispetto del principio di proporzionalità e tenendo conto:

- Della dimensione aziendale;

- Del livello di rischio dell’attività svolta.

Le durate minime restano confermate per le aziende più grandi:

- 4 ore annue per aziende 15–50 dipendenti;

- 8 ore annue per aziende con più di 50 dipendenti.

4. NASCE IL FASCICOLO ELETTRONICO DEL LAVORATORE

 

Il vecchio libretto formativo del cittadino viene definitivamente sostituito dal:

Fascicolo elettronico del lavoratore;

- Fascicolo sociale e lavorativo del cittadino.

 

Le competenze acquisite nei percorsi formativi dovranno essere registrate in questi sistemi, con integrazione nel SIISL (Sistema informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa).

Per le aziende questo significa:

- Maggiore tracciabilità della formazione;

- Migliori strumenti per programmare gli aggiornamenti obbligatori;

- Semplificazione delle verifiche da parte degli organi ispettivi.

5. NUOVI CRITERI PER L’ACCREDITAMENTO DEI SOGGETTI FORMATORI

 

L’art. 6 del decreto introduce ulteriori garanzie sulla qualità della formazione.

Entro 90 giorni sarà adottato un nuovo Accordo Stato-Regioni che definirà i requisiti minimi dei soggetti autorizzati a erogare formazione in materia di salute e sicurezza.

 

I criteri riguarderanno:

- Competenza ed esperienza documentata in ambito sicurezza;

- Adeguatezza dell’organizzazione e delle risorse impiegate;

- Standard qualitativi uniformi a livello nazionale.

 

Anche i soggetti già accreditati dovranno dimostrare di possedere questi requisiti per confermare la loro idoneità.

 

IMPATTO PRATICO SULLE ORGANIZZAZIONI

Il DL 159/2025 rappresenta un passo importante verso un sistema di prevenzione più moderno, digitale e trasparente.

Per le aziende questo decreto comporta una serie di azioni concrete:

- Aggiornare o riorganizzare i percorsi formativi, in particolare quelli dedicati agli RLS;

- Prepararsi all’adozione del fascicolo elettronico del lavoratore come strumento principale per tracciare formazione e competenze;

- Verificare l’idoneità dei propri soggetti formatori in vista dei nuovi criteri di accreditamento;

- Valutare le nuove opportunità di finanziamento, soprattutto per micro, piccole e medie imprese;

- Monitorare le iniziative nazionali su DPI innovativi e progetti di prevenzione nei settori a maggior rischio.

 

Il decreto spinge le organizzazioni verso un approccio più strutturato e innovativo alla sicurezza, valorizzando tecnologie avanzate e percorsi formativi di qualità, con l’obiettivo di ridurre infortuni e favorire una cultura prevenzionistica più solida.