MA LO Z'-SCORE DI ALTMAN È DAVVERO SUPERATO?

Mi riferisco alla pubblicazione del SOLE 24 ORE “Indici di allerta previsti dal Codice della crisi e dell’insolvenza (articolo 13 del decreto legislativo 14/2019) elaborati dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili” e cito integralmente il punto 4.3.

4.3. Corretta interpretazione del funzionamento del sistema di allerta

Per come è stato costruito il sistema di intercettamento del rischio di insolvenza, occorrono cautele nell’interpretazione dei risultati ottenuti.

In particolare:

■ il numero di segnali accesi non va interpretato in modo lineare rispetto al rischio di insolvenza, in quanto, come mostrato nel grafico sottostante, la presenza di uno o due indici accesi è ancora fisiologica in quanto corrispondente a cluster di imprese con rischio non superiore a quello medio del campione.

■ il sistema di allerta non pondera i 5 segnali ma attribuisce a tutti un peso identico

■ il numero di segnali accesi non va interpretato come una classe di scoring.

Per una migliore comprensione dei risultati, il grafico sotto riportato evidenzia come il rischio aumenti in modo esponenziale con il numero di segnali accesi, ma fino a 2 segnali accesi si è ancora in un’area inferiore al rischio medio del campione.

Poco più del 40% dei bilanci esaminati nel campione non ha alcun segnale acceso, mentre si osserva una forte concentrazione di bilanci con 1 o 2 segnali accesi, situazione che può essere considerata fisiologica in quanto riconducibile a tassi di insolvenza prossimi alla media campionaria. A partire da 3 segnali accesi il rischio aumenta significativamente, ma, per riscontrare una situazione di Alert (cioè prossima all’insolvenza), occorre l’accensione di tutti e 5 i segnali.


Ho provato ad applicare i 5+1 indici di allerta a due micro imprese di settori di attività diversi - entrambe SRL sotto i limiti di obbligo di nomina del revisore - raffrontandoli allo Z' score di ALTMAN.


La prima è una società di commercio all’ingrosso e – analizzando i dati dei bilanci 2015-2018 – evidenzia un solo superamento delle soglie di alert:

Per gli stessi bilanci lo Z' score attribuisce un rating tutto nella GREY ZONE, che seppur non denunciando un rischio di default, lascia un segnale di indeterminatezza sul futuro.

La seconda è una società manifatturiera e – analizzando i dati dei bilanci 2015-2018 – anch’essa evidenzia un solo superamento delle soglie di alert:

Per gli stessi bilanci lo Z' score attribuisce un rating tutto nella SAFE ZONE, che sembra escludere un rischio di default, con uno score che nel 2017 e 2018 supera di gran lunga la soglia massima della tripla A.

Nel merito le mie osservazioni:

  1. INDICI DI ALERTA DEL CNDCEC e Z' SCORE DI ALTMAN sono sicuramente due metodologie di indagine diverse, non prevedendo i primi l’attribuzione di classe di scoring. La finalità ultima è però la medesima, evidenziare l’immediato rischio di insolvenza e/o di financial default;
  2. Nei due esempi citati, entrambi virtuosi per gli indici di allerta (1 o 2 segnali accesi, situazione che può essere considerata fisiologica in quanto riconducibile a tassi di insolvenza prossimi alla media campionaria), alla luce dello Z' score, appaiono del tutto diversi;
  3. il primo con score BB o BB- mi causa quale Controller forte preoccupazione, nessun rischio immediato di default, ma una indeterminatezza che, scelte sbagliate, potrebbero far volgere al peggio; la stasi del patrimonio netto nel quadriennio segnala problemi di redditività;
  4. il secondo con score AAA nell’ultimo triennio, disegna una società diversa, in cui il notevole incremento del patrimonio netto segnala una positiva dinamica di redditività;
  5. Quale osservazione conclusiva – che poi è il core del mio intervento – la mancanza di una metodologia di score, apertamente dichiarata (il sistema di allerta non pondera i 5 segnali ma attribuisce a tutti un peso identico e il numero di segnali accesi non va interpretato come una classe di scoring) costituisce – a mio modesto avviso – un limite al sistema di allerta. La mia opinione è che quando tutti e cinque i segnali di alert segnalino il superamento delle soglie, ci si trovi in una fase in cui l’insolvenza sia troppo prossima e difficilmente evitabile. Un sistema di scoring permetterebbe invece all’operatore di “pre-occuparsi” quando il punteggio attribuito si collochi in una “zona grigia” e porre così in essere le dovute attività strategiche con idonei “remediation plan”.