SISTEMI DI GESTIONE: ANALISI AMBIENTALE E OBIETTIVI

Con la promozione della UNI ISO 45001:2018 sono state introdotte numerose novità connesse ai documenti sui sistemi di gestione che sono state, poi, approfondite nelle linee guida e di indirizzo uscite negli ultimi anni.

Nel presente articolo approfondiamo gli argomenti trattati dalle “Linee di indirizzo SGI – AE. Sistema di gestione integrato salute sicurezza ambiente aziende ed energia” e, nello specifico, affrontiamo i temi legati all’analisi e alla valutazione del rischio ambientale e agli obiettivi del SGI.

La valutazione dei rischi ambiente: analisi, ruoli e responsabilità

Lo scopo principale dell’analisi dei rischi ambientali è quello di identificare l’impatto che la lavorazione in considerazione ha sull’ambiente esterno, valutarne i rischi associati e cercare di prevenire qualsiasi tipo di conseguenza nel territorio.

L’individuazione degli eventuali impatti ambientali deve avvenire attraverso l’identificazione di tutti gli aspetti che sono associati ai processi produttivi, alle materie prime utilizzate, ai prodotti e all’organizzazione del lavoro.

In seguito, è necessaria la valutazione specifica dei medesimi, per arrivare alla corretta individuazione delle misure di prevenzione e protezione, ove e quando l’impatto ambientale non può essere eliminato alla fonte.

Attraverso l’analisi dei rischi, sono poi implementate le misure di miglioramento e i metodi di valutazione d’efficacia delle azioni mitigative adottate.

La valutazione degli impatti ambientali deve pendere in considerazione le normali attività dell’azienda in questione, basandosi sull’organizzazione del lavoro, sulle materie prime utilizzate, sui processi, sull’attività di terzi che entrano in contatto con la produzione interna e tenendo conto degli interventi manutentivi, della progettazione interna degli ambienti di lavoro, delle interazioni tra lavoratori e tra diversi appaltatori.

Il metodo di lavoro deve essere chiaro e definito in base a criteri oggettivi e contemplare gli aspetti ambientali in condizioni normali, in caso di anomalia e in caso di emergenza.

In un assetto organizzativo complesso, è di fondamentale importanza andare a definire i ruoli e le responsabilità.

Il datore di lavoro ha il compito di elaborare il documento di analisi degli aspetti ambientale e di sovraintendere sulla corretta attuazione delle misure necessarie per la minimizzazione del rischio.

Il responsabile del sistema di gestione ha invece la responsabilità di verificare il rispetto delle procedure, riportare al datore di lavoro i risultati di osservazioni periodiche per il riesame del sistema, identificare gli obiettivi di miglioramento, collaborare con il datore di lavoro per individuare i rischi significativi, comunicare con tutte le figure preposte alla sicurezza per il coordinamento delle attività, ecc.

Gli obiettivi del SGI

All’interno di un sistema di gestione, gli obiettivi devono essere individuati tenendo conto delle funzioni e dei livelli pertinenti, nonché della valutazione dei rischi aziendale.

Gli obiettivi possono essere classificati in:

1. Strategici: queste tipologie di obiettivi tendono a migliorare le prestazioni complessive del sistema in termini di HSE.

Sono un esempio di obiettivi strategici l’individuazione di metodologie per verificare il corretto apprendimento formativo, l’identificazione dei comportamenti non corretti attraverso il monitoraggio dell’aspetto cognitivo – comportamentale e la realizzazione di nuove infrastrutture per migliorare i servizi.

2. Tattici: gli obiettivi tattici sono realizzati a livello di stabilimento o di processo e vengono rappresentati dall’ideazione di procedure, dalla ricerca di mercato per trovare nuove attrezzature e/o sostanze meno pericolose, stabilire misure di controllo per monitorare il livello di formazione e addestramento dei lavoratori, l’adozione di dispositivi di protezione collettiva ed individuale.

3. Operativi: questi vengono fissati a livello di attività e il loro raggiungimento sottolinea il miglioramento continuo del sistema.

Infine, si possono anche distinguere gli obiettivi di mantenimento, che sono necessari a mantenere nel tempo i livelli di prestazione del sistema e gli obiettivi di miglioramento che invece sono necessari per il continuo miglioramento delle condizioni del sistema.