ADDETTI ALLA GUIDA DI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI: RISCHI SPECIFICI E MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

In un articolo precedente abbiamo parlato dei rischi collegati alla guida di mezzi aziendali, puntando l’attenzione sulla valutazione del rischio e sulle procedure da applicare.

Il presente elaborato si focalizza, invece, sui fattori di rischio specifici correlati alla guida dei veicoli commerciali leggeri (LGV).

I veicoli commerciali leggeri (LGV) sono veicoli commerciali con un peso massimo consentito inferiore alle 3,5 tonnellate e, soprattutto negli ultimi periodi, gli stessi sono sempre più utilizzati nell’attività di trasporto e consegna della merce, anche a causa delle restrizioni imposte ai mezzi pesanti per l’ingresso nelle aree urbane.

Secondo vari studi effettuati in Europa, i conducenti di LGV hanno maggiori probabilità di essere coinvolti in incidenti, anche mortali.

Tra le effrazioni maggiormente rilevate possiamo annoverare: il passaggio con il rosso al semaforo, l’eccesso di velocità e le collisioni avvenute a causa della limitata visibilità nelle fasi di retromarcia.

I dati statistici sottolineano come le aziende che utilizzano LGV per le fasi di trasporto devono ottimizzare le proprie prestazioni introducendo metodiche specifiche per aumentare il livello di consapevolezza degli autisti.

Secondo gli studi, gli LGV comportano problemi di sicurezza stradale e, nella valutazione del rischio, occorre considerare che:

- Gli LGV sono coinvolti in un numero elevato di incidenti stradali;

- Il numero di veicoli commerciali leggeri in circolazione è aumentato negli ultimi anni;

- Non è necessaria formazione specifica per la guida di questi veicoli;

- Gli LGV sono guidati su strade urbane che contribuiscono all’aumento del rischio a causa della presenza di pedoni e altri autisti;

- I conducenti sono spesso giovani alle prime armi.

Fattori di rischio specifici per gli addetti alla guida di LGV

Rischio stradale: il principale rischio associato alla guida di veicoli commerciali leggeri è quello stradale. Il traffico stradale denso, che gli autisti possono incontrare nelle strade urbane, è un fattore di rischio aggiuntivo. Lo spazio limitato, l’assenza di parcheggi e la scarsa manovrabilità potrebbe comportare un aumento dello stress che conduce, a sua volta, ad una serie di attività potenzialmente illegali e pericolose (manovre azzardate, parcheggi non congrui, eccesso di velocità, ecc.).

Movimentazione manuale dei carichi: tra le attività principali degli addetti degli LGV si elenca il carico e lo scarico delle merci.

La movimentazione manuale dei carichi potrebbe comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Questo, quando associato alla scarsità di ambienti idonei alle fasi di carico e scarico della merce, può comportare un aumento del rischio specifico.

L’affaticamento dell’autista: la fatica è uno dei rischi principali degli addetti alla guida dei mezzi pesanti e leggeri.

Per ciò che concerne gli LGV, i fattori che possono contribuire all’affaticamento sono:

- Il sonno inadeguato;

- Il traffico intenso;

- La guida nel primo pomeriggio;

- L’inadeguata areazione del veicolo.

L’affaticamento del conducente rappresenta un rischio estremamente grave, in quanto comporta conseguenze anche mortali. La fatica è un fattore trascurato per i conducenti di LGV e il fatto che la normativa non stabilisce dei periodi di riposo specifici per questa tipologia di autisti rende la gestione del rischio più complicata.

Stress: altro fattore che si traduce con un aumento del rischio per i conducenti di LGV è quello associato allo stress lavoro correlato. Esso è legato soprattutto alla pressione esercitata dalle tempistiche e dall’esigenza di consegnare e trasportare i materiali e le merci nel minor tempo possibile.

Visuale ristretta: in base agli studi effettuati, gli angoli ciechi sono i responsabili della maggior parte degli incidenti mortali che si sono verificati con i veicoli commerciali leggeri.

Misure di prevenzione e protezione

Gestione della fatica: il datore di lavoro dovrebbe creare un programma definito in modo da limitare le conseguenze della fatica sulle prestazioni dei lavoratori e impedire colpi di sonno durante la guida dei LGV.

Procedure per la movimentazione manuale dei carichi: il datore di lavoro, in collaborazione con altre figure professionali, deve procedere a redigere delle corrette procedure di carico e scarico della merce, applicando le buone pratiche e le tecniche specifiche elaborate dall’Agenzia europea per la sicurezza sul lavoro.

Promuovere uno stile di guida sicuro: molto importante è anche la promozione della sicurezza, attraverso corsi di formazione e di addestramento basati essenzialmente sulla percezione del rischio e sulla guida sicura.

Veicoli sicuri e corretta manutenzione: il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori veicoli sicuri che rispettano tutte le normative vigenti.

I veicoli devono essere sottoposti a regolare manutenzione.