Certificazione Unica in scadenza a fine mese per i lavoratori autonomi. Il 31 ottobre è il termine previsto per i sostituti d’imposta ai fini della trasmissione delle CU relative ai redditi di lavoro autonomo professionale, scadenza che nel 2024 è stata al centro dell’attenzione da parte degli addetti ai lavori.
L’avvio della dichiarazione dei redditi precompilata per le Partite IVA ha infatti portato ad una ridefinizione dei termini di invio, che tuttavia sarà effettiva solo dal 2025.
Secondo quanto previsto dall’art. 4, comma 6-quinquies, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, l’invio delle Certificazioni Uniche relative a redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata può avvenire entro la scadenza del Modello 770.
Per le Certificazioni Uniche 2024 degli autonomi l’invio telematico potrà essere effettuato (senza l’aggravio di sanzioni) entro la data di scadenza prevista l’invio della dichiarazione dei sostituti d’imposta ovvero il prossimo 31 ottobre.
Si tratta in ogni caso di un termine che, dal prossimo anno, è destinato a riguardare una platea ristretta di contribuenti, tenuto conto delle novità introdotte nell’ambito della dichiarazione dei redditi e, in particolare, con l’avvio della dichiarazione precompilata per le Partite IVA.
È stata l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 13/E, a confermare che l’estensione della dichiarazione precompilata alle persone fisiche diverse da dipendenti e pensionati, compresi i titolari di Partita IVA, comporta a cascata una ridefinizione delle scadenze.
L’art. 4, comma 6-quinquies, del DPR n. 322/1998 lega la possibilità di invio delle CU entro il 31 ottobre all’impossibilità di dichiarare i redditi ivi contenuti con la precompilata.
Un’esclusione che dal 2024 è venuta meno per le persone fisiche titolari di Partita IVA e che quindi, di base, ha portato all’obbligo di anticare l’invio delle certificazioni uniche entro il 16 marzo.
Alla luce dei dubbi sorti a riguardo, l’Agenzia delle Entrate ha tuttavia concesso una deroga limitata all’anno in corso:
“Per questo primo anno, tuttavia, le informazioni ricavate dalle CU contenenti compensi e proventi non dichiarabili mediante il modello 730, ma solo con il modello Redditi persone fisiche (come i redditi di lavoro autonomo “professionale”), saranno utilizzate dall’Agenzia delle Entrate solo in forma sperimentale, dandone evidenza nel foglio informativo allegato alla dichiarazione precompilata oppure con appositi avvisi nell’applicativo web dedicato.
Con tali avvisi verrà segnalato al contribuente che per l’elaborazione della precompilata sono state considerate solo le CU di lavoro autonomo “professionale” pervenute fino al 18 marzo (quest’anno il 16 marzo cade di sabato) e che, se in possesso di CU pervenute dopo tale data, dovrà modificare la dichiarazione precompilata aggiungendo le informazioni mancanti.”
Confermata quindi la possibilità di invio delle CU 2024 dei lavoratori autonomi entro il 31 ottobre, ma a partire dal prossimo anno si cambia.
La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate che ha sciolto i dubbi sui termini da rispettare è stata seguita da un intervento normativo ad hoc.
L’art. del decreto legislativo n. 108/2024 ha previsto che, dal 2025 le certificazioni contenenti esclusivamente redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo rientranti nell’esercizio di arte o professione abituale sono trasmesse in via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo.
Non entro il 16 marzo così come previsto per dipendenti e pensionati, bensì entro la scadenza specifica fissata alla fine del mese, prevista dal decreto correttivo alla riforma fiscale approvato ad agosto.
Resta in calendario la scadenza del 31 ottobre esclusivamente per i redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione precompilata, anche nella sua versione estesa prevista nell’ambito della riforma fiscale.
Fonte:
https://www.informazionefiscale.it/Scadenza-CU-autonomi-certificazione-unica-partite-IVA
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