DISTURBI CONNESSI AL LAVORO CON VIDEOTERMINALI: UNA QUESTIONE DI ERGONOMIA

Il videoterminale (VDT) viene definito dal D.Lgs. 81/2008 come “uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal tipo di procedimento di visualizzazione utilizzato” e costituisce un elemento indispensabile ormai in tutti gli ambienti di lavoro.

Lavoro al videoterminale: cosa comporta

Il lavoro con attrezzature munite di VDT rappresenta un rischio per i lavoratori esposti: tali rischi dipendono dalle sue componenti (schermo, tastiera, mouse, eventuali altre periferiche), dall’ambiente circostante (luce, microclima, spazi di lavoro e movimento, ecc.), dalla postazione di lavoro (scrivania, sedia, poggiapiedi) e dalle caratteristiche dei software utilizzati (ad esempio la cattiva visualizzazione del testo o un inadeguato livello di conoscenza dell’utilizzatore).

L’uso prolungato di videoterminale in condizioni non ergonomiche può causare disturbi quali:

- Disturbi muscolo-scheletrici: legati alla postura assunta durante il lavoro (quelli più frequenti sono alla nuca, alle spalle, alla parte alta e bassa della schiena, ma anche a mani e polsi e ai gomiti).

- Disturbi oculo-visivi: legati alla qualità della luminosità e contrasto dello schermo e dell’ambiente circostante (un disturbo frequente è quello dell’astenopia o fatica visiva).

- Fatica mentale: dovuta alla necessità di mantenere la concentrazione sul videoterminale per lunghi periodi.  

L’allegato XXXIV del D.Lgs. 81/2008 stabilisce i requisiti minimi che le postazioni di lavoro, le attrezzature e gli ausili tecnici devono predisporre secondo criteri di ergonomia.

In questo modo i videoterminalisti sono protetti da disturbi fisici anche in caso di svolgimento prolungato della propria attività.

 

Alcuni consigli per evitare i disturbi legati all’uso prolungato del videoterminale

Ai fini della prevenzione è necessario progettare ergonomicamente il posto di lavoro, a tal proposito elenchiamo di seguito alcuni consigli:

- Verificare se l’altezza dello schermo sia corretta: l’asse visivo deve essere rivolto leggermente verso il basso e volto verso la metà del monitor, e comunque ad una distanza compresa tra i 50 e i 70 cm.

- La tastiera e lo schermo devono essere posizionati di fronte al corpo e paralleli al bordo del tavolo. Il mouse deve essere tenuto a lato della tastiera.

- I documenti cartacei devono essere collocati tra lo schermo e la tastiera in modo da evitare di lavorare con la schiena curva (è preferibile utilizzare il leggio per facilitare la lettura).

- Durante la digitazione sulla tastiera tenere gli avambracci poggiati sul piano di lavoro.

- Se si soffre di difetti della vista (ad esempio miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia, ecc.) è necessario correggere tali difetti con occhiali o lenti a contatto per evitare aggravanti nell’uso di attrezzature munite di VDT e quindi un ulteriore affaticamento visivo.

- Effettuare pause aiuta a riposare la vista e l’apparato muscolo-scheletrico.

Il videoterminalista ha diritto ad una pausa di 15 minuti ogni 120 minuti di lavoro continuativo al VDT.

I disturbi dovuti al lavoro al videoterminale possono dunque essere evitati con una buona ergonomia e abitudini sane.