FONDO PER IL SOSTEGNO ALLA TRANSIZIONE INDUSTRIALE (INVITALIA)

Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

Destinatari del Fondo sono le imprese di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda devono:

- Essere regolarmente costituite, iscritte ed “attive” nel Registro delle Imprese;

- Operare in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.

Il 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservato alle imprese energivore.

I programmi d’investimento devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

a. Una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo.

È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

b. Un uso efficiente delle risorse o un cambiamento fondamentale del processo produttivo.

Sono ammissibili le seguenti spese, purché strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi:

- Suolo aziendale e relative sistemazioni;

- Opere murarie e assimilate;

- Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;

- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale, nello specifico:

- Spese d’esercizio relative a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza.

- Spese di personale.

Programmi d’investimento e spese devono agevolare il raggiungimento delle finalità ambientali e non devono determinare un aumento della capacità produttiva dell’unità oggetto d’intervento, esclusi incrementi contenuti (derivanti da esigenze tecniche) e di dimensione non superiore al 2% rispetto alla situazione precedente.

Per le imprese energivore il programma deve prevedere la realizzazione di interventi ulteriori rispetto a quelli realizzati in adempimento degli obblighi normativi.

I programmi d’investimento devono prevedere spese complessive ammissibili d’importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 20 milioni.

Inoltre, devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di accesso al Fondo e realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo.

 

Le agevolazioni sono erogate nella forma del contributo a fondo perduto fino al 45% delle spese ammissibili, con possibilità di ulteriori maggiorazioni per le PMI e per gli investimenti effettuati nelle zone assistite di cui all’articolo 107, comma 3, del TFUE.

Le domande, da presentare esclusivamente in via elettronica sulla piattaforma predisposta da Invitalia, potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 10 ottobre 2023 fino alle ore 12:00 del 12 dicembre 2023 e saranno accolte sulla base del punteggio conseguito dal programma d’investimento.

I punteggi per la graduatoria

Decorso il termine per la presentazione delle domande, Invitalia forma, sulla base dei punteggi dei singoli programmi, una graduatoria utile a determinare l’ordine per avviare le attività istruttorie di competenza.

 

Il punteggio è calcolato in base ai risultati ottenibili dopo la realizzazione del programma in uno o più dei seguenti ambiti:

- Risparmio energetico;

- Produzione di energia da fonti rinnovabili o cogenerazione o d’idrogeno rinnovabile;

- Per autoconsumo;

- Risparmio della risorsa idrica;

- Risparmio di materie prime e semilavorati;

- Riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

I punteggi sono maggiorabili per progetti con un risparmio energetico pari o superiore al 5% o nel caso in cui il programma consenta un risparmio nell’uso di materie prime critiche pari o superiore al 5%.

Sono previste maggiorazioni anche nel caso in cui l’impresa, alla data di presentazione della domanda, sia in possesso di certificazioni Emas, Iso 140001, Iso 50001, Iso 14006, Ecolabel o certificazioni di genere.

Fonte: https://www.quotidiano.ilsole24ore.com

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