GESTIONE DEL BUDGET DI CASSA: STRATEGIE PER MONITORARE LA LIQUIDITÀ

Il budget di cassa è il prospetto che permette di calcolare i flussi di cassa a breve termine.

A differenza del budget fonti e impieghi, che calcola il totale dei flussi sui 12 mesi, il budget di cassa ragiona anche su base mensile o trimestrale.

 

Entrambi rientrano nella sfera di attività del budget finanziario. Quest’ultimo è il passo finale di un più ampio processo di budgeting, detto anche master budget che:

- Parte dalla progettazione delle attività ordinarie nei budget operativi;

- Passa per il calcolo del reddito futuro con il budget economico;

- Programma gli investimenti futuri con il budget patrimoniale;

- Incrocia i dati dei passaggi precedenti per scoprire i flussi di cassa nel budget finanziario.

Il budget di cassa ha lo scopo di calcolare i saldi di liquidità in base ai flussi di cassa attesi nel corso dell’anno. Diventa molto importante quando il budget fonti e impieghi non basta a dare all’azienda tutte le informazioni necessarie per conoscere la proiezione dei saldi di liquidità, mese per mese.

 

Preparare la mole di dati necessari per un budget di cassa affidabile richiede tempo, risorse, esperienza e competenza. Tante PMI non riescono a realizzarlo proprio per la mancanza del tempo necessario.

 

In alcuni casi, però, la preparazione del budget di cassa diventa fondamentale, come quando:

- Il valore della cassa è vicino allo zero (o al limite di fido concesso);

- Il cash flow dal budget fonti e impieghi è negativo;

- Ci sono commesse che concentrano quote alte di fatturato i cui pagamenti potrebbero slittare per vari motivi;

- Ci sono lavorazioni stagionali;

- Si decidono operazioni straordinarie;

- Esistono piani di investimento importanti.

In pratica: quando occorre gestire situazioni che rischiano di mettere sotto stress le disponibilità liquide. Conoscere con adeguato anticipo le dinamiche della liquidità consente di gestire le richieste di finanziamento nei tempi e modi migliori.

Senza un controllo adeguato aumenta il rischio di crisi di liquidità, con ricadute pesanti sul sistema della centrale rischi e peggioramento del rating. 

Per sapere come si calcola il budget di cassa bisogna stimare, sia le entrate di cassa del periodo che le uscite di cassa del periodo.

Dopo aver calcolato sia il totale delle entrate che delle uscite, si fa il saldo, ovvero la differenza tra i due totali.

 

Il risultato sarà il cash flow previsionale di periodo che:

- Se positivo, aumenterà il valore della cassa;

- Se negativo, diminuirà il valore della cassa.

 

La scelta dell’arco di tempo da osservare dipende dalle esigenze dell’azienda. Essendo uno strumento tecnico, all’inizio è consigliabile farsi aiutare da un esperto.

Lavorare sui dati trimestrali semplifica il processo senza sacrificare troppo la qualità dell’informazione. In ogni caso, quando vi è un bisogno più specifico e approfondito, allora è bene passare allo studio delle singole mensilità.

Differenza tra cassa e tesoreria

In gergo aziendale i termini budget di cassa e budget di tesoreria possono essere usati come sinonimi. In realtà si tratta di processi simili ma con alcune differenze.

Il budget di cassa, oltre a quanto già detto, è un procedimento di stima dei flussi di un dato periodo. In altre parole, è un prospetto che si prepara a fine anno e prende in esame i 12 mesi del nuovo esercizio.

Il budget di tesoreria è invece un processo che si sviluppa in modo continuato nel corso dell’anno, ovvero monitora la situazione nel brevissimo termine (60-90 giorni), e per questo i suoi calcoli risultano più precisi.

Dovendo monitorare i movimenti dell’immediato futuro e avendone un’idea decisamente più concreta, il risultato della stima è molto aderente a ciò che accadrà realmente.

Ciò non significa che si tratti di calcoli perfetti al centesimo, ma di certo hanno scostamenti inferiori rispetto al budget di cassa, dove c’è maggiore incertezza dettata dal tempo.

Fonte: https://farenumeri.it/budget-di-cassa/

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