GLI ERRORI CHE EVITI GRAZIE AL CONTROLLO DI GESTIONE (SECONDA PARTE)

Nell’articolo di oggi proseguiamo con la seconda parte inerente agli errori che si possono evitare se ci avvale dell’importante strumento del Controllo di Gestione.

- Affiatamento con i soci: le divergenze tra soci sono piuttosto frequenti. Quando alla base delle decisioni aziendali mancano i numeri, ognuno può parlare senza aver paura di sbagliare.

Tutti possono pretendere d’aver ragione. Il logoramento del rapporto tra soci è spesso conseguenza di processi decisionali senza metodo.

- Confondere l’utile con il reddito lordo dei soci: se sei uno dei titolari di una società di persone, sai a che cosa ci riferiamo. La stampa del bilancio, fatta dal programma di contabilità, evidenzia che c’è un utile d’esercizio. Così tu sei tranquillo e vai avanti sereno. Peccato però che dall’utile bisogna sottrarre il reddito dei soci, vale a dire gli importi prelevati ogni mese come stipendio.

Quelli nel conto economico non sono registrati. Come anche le cifre prelevate dalle casse aziendali per pagare le imposte e i contributi dei soci.

Dopo queste sottrazioni, l’utile d’esercizio cambia parecchio. Quindi è bene imparare a fare questi calcoli in anticipo.

- Sopravvalutare le possibilità dei software: i software sono fondamentali. Immagazzinano ed elaborano informazioni e dati aziendali, un asset di crescente valore. Però, per lavorare, occorre che qualcuno inserisca dati e parametri corretti e collaudati.

Se queste informazioni mancano o sono inaffidabili, l’acquisto di un nuovo software non risolve questo problema.

Serve una persona dentro l’azienda che abbia una visione di tutto il sistema informativo aziendale che fornirà indicazioni precise al programmatore. Se dentro l’azienda questa figura ancora non esiste, occorre formarla.

- Dirigere la tua squadra invece che coordinarla: sono ormai finiti i tempi in cui il capo decideva che cosa fare e tutti gli altri eseguivano.

Oggi occorre adattarsi rapidamente alle situazioni che cambiano. In uno scenario simile, i collaboratori devono avere autonomia.

L’imprenditore continua ovviamente a decidere la meta, ma non più la strada per raggiungerla.

Come rendere più autonomi i propri collaboratori? Condividere i numeri e gli obiettivi è la via più efficace per coordinare un gruppo che partecipi attivamente alla vita aziendale.

- “Fare il passo più lungo della gamba”: gli investimenti aiutano la tua azienda a progredire e a crescere. Però occorre gestire le varie fasi di crescita avendo ben chiari i livelli di sostenibilità finanziaria. L’istinto imprenditoriale è una buona cosa, ma dev’essere sostenuto da strumenti capaci di misurare e fornire dati precisi.

Ciò che fa un buon sistema di Controllo di Gestione.

- Ignorare il proprio rating: il rating è la pagella dell’azienda definita su canoni particolari. Ignorarlo significa rischiare di arrivare impreparati ai momenti cruciali, come ad esempio la richiesta di un finanziamento, l’estensione di un fido ecc.

Da dove si ricava il rating? Ovviamente dai dati aziendali. Ed è facile calcolarlo, a patto che l’imprenditore conosca e sia in grado di leggere i numeri della propria impresa.

- Naufragare durante il passaggio generazionale: due generazioni parlano e pensano in modo diverso. Ciò significa che, durante il passaggio di testimone da genitore a figlio, l’azienda è sottoposta a uno scossone che può esserle fatale. L’azienda non è più gestita in modo estemporaneo e personale, quando esistono processi organizzati di Controllo di Gestione. Di conseguenza, gli avvicendamenti imprenditoriali tra generazioni sono meno traumatici.

- Dispendere le energie: non tutto è importante in azienda, o almeno, non tutto è importante allo stesso modo. Bisogna fare delle scelte oculate e che tengano presenti sia risultati conseguiti che quelli da conseguire. Tuttavia, capita di vedere imprese che si perdono in questioni di scarsa rilevanza economica.

Un buon Controllo di Gestione aiuta a prevenire queste distrazioni e riportare il focus sugli obiettivi principali.

- Sbagliare le mosse: produrre o rivendere? Che cosa è meglio? Dipende dai numeri e dalla convenienza. A volte può essere strategico produrre internamente, anche se i costi sono superiori rispetto ad una produzione esternalizzata.

L’importante, in tali casi, è fare calcoli e analisi precise. Chi va invece a spanne, perché non ha un adeguato Controllo di Gestione, rischia di fare gravi errori.

Avere un sistema di Controllo di Gestione valido significa raccogliere, elaborare ed analizzare i dati aziendali. I numeri di un’impresa stanno in primo luogo nei dati di bilancio, ma anche nella contabilità di magazzino, in quella analitica, in contabilità industriale e dentro i KPI che ogni impresa decide di monitorare.

Concludiamo dicendo che adottare un sistema di Controllo di Gestione vuol dire misurare e anticipare le situazioni critiche, essere in grado di prendere decisioni aziendali più calibrate, per questo ogni azienda per lavorare al meglio ed ottenere risultati, dovrebbe utilizzarlo.

Fonte: https://farenumeri.it/errori-controllo-di-gestione/

A cura di: