I SISTEMI DI GESTIONE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA (SGSL): FASE DI CONTROLLO E MONITORAGGIO

L’evoluzione culturale e normativa degli ultimi decenni ha portato ad un’importante consapevolezza che la maggior parte di infortuni e malattie professionali ha una causa, o almeno una concausa, organizzativa.

Il primo passo della prevenzione consiste nel gestire efficacemente l’organizzazione del contesto lavorativo e avere la consapevolezza che determinati comportamenti/azioni possano essere svolti in “sicurezza” attraverso semplici processi organizzativi standardizzati.

Nascono da questa necessità i “sistemi di gestione della salute e sicurezza (Sgsl)”.

Si tratta di sistemi organizzativi che integrano obiettivi e politiche per la salute e sicurezza nella progettazione e gestione di sistemi di lavoro e produzione di beni o servizi e di un controllo periodico degli obiettivi prefissati.

Le fasi del Sgsl si possono riassumere in 4 momenti, che rappresentano il cosiddetto Ciclo di Deming (PDCA):

- P (plan) ovvero pianificare;

- D (do) ovvero fare, attuare;

- C (check) ovvero controllare, verificare;

- A (act) ovvero agire.

Ricordiamo che adottare efficacemente un Sgsl non rappresenta un obbligo di legge ma una scelta libera del datore di lavoro e degli organi apicali dell’azienda al fine di garantire elevati standard di sicurezza, con conseguente riduzione di infortuni sul lavoro e malattie professionali, concorrere a sgravi e premi Inail ed esimente di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Ricordiamo che i riferimenti disponibili per le aziende, che decidono di adottare volontariamente un Sgsl, sono:

• le linee guida Uni-Inail del 28/9/2001;

• le Bs Ohsas 18001:07.

In questa sede verrà analizzata soprattutto la fase di controllo e monitoraggio del sistema organizzativo aziendale che conduce all’ultimo step di correzione delle procedure e programmazione del miglioramento.

Essere consapevoli e muoversi all’interno di requisiti normativi ben stabiliti non significa “non sbagliare” ma stabilire degli obiettivi di crescita e miglioramento valutando empiricamente i dati adottando procedure più efficaci.

Il Sgsl è costantemente monitorato per identificare e mantenere attive le procedure, con misure qualitative e quantitative adeguate all’azienda, verificando che il sistema sia conforme all’apparato normativo attraverso la registrazione dei dati.

La raccolta dei dati da parte dei lavoratori, preposti e dirigenti è fondamentale in quanto permette la successiva analisi su elementi numerici, oggettivi e non modificabili.

Le procedure di monitoraggio e misurazione delle prestazioni aziendali devono prevedere indicatori già identificati nella prima fase di adozione del sistema di gestione, ovvero nel momento della pianificazione (P) ed essere inserite in una o più procedure in cui siano chiare le responsabilità, le competenze, i ruoli e i requisiti delle non conformità.

La segnalazione delle non conformità permette il coinvolgimento di tutto il personale che avrà il compito di evidenziare situazioni che necessitino di azioni correttive e preventive.

Le non conformità si possono distinguere nelle seguenti tipologie:

- Non conformità riscontrate nel monitoraggio di 1° livello: sono quelle individuate nella fase di monitoraggio continuo e richiedono un intervento immediato sia da parte del lavoratore, se questo rientra nelle sue competenze o capacità, sia da parte del superiore gerarchico.

La segnalazione di questo livello richiede il necessario intervento del RSPP dell’azienda in modo che possa elaborare misure preventive e protettive adeguate all’interno del sistema.

- Non conformità riscontrate nel monitoraggio di 2° livello: individuate all’interno di audit pianificati dal datore di lavoro e il RSPP che richiedono un riesame della correttezza delle procedure o istruzioni.

- Sanzioni/prescrizioni comminate da enti di controllo: richiedono comunicazione immediata al datore di lavoro e al servizio di prevenzione e protezione al fine della risoluzione della non conformità nei tempi imposti dall’ente di controllo.

- Quasi incidenti, incidenti e infortuni: prevedono immediata segnalazione al datore e al RSPP per garantire indagine sulle cause ed elaborare misure correttive e preventive. Solo nel caso di infortunio ci sarà comunicazione all’autorità competenti (Inail).

- Malattie professionali: richiedono comunicazione al datore di lavoro, al RSPP e al medico competente con conseguente analisi delle cause che hanno determinato la patologia e segnalazione all’Inail.

L’adozione di un efficace sistema di gestione in materia di salute e sicurezza permette di creare all’interno della realtà aziendale una “cultura della sicurezza”, un clima di responsabilità ed entusiasmo che concorre alla cosiddetta promozione della salute che rende non solo consapevoli ed edotti i lavoratori ma i singoli cittadini.