IL NUOVO REGOLAMENTO MACCHINE: NOVITÀ INTRODOTTE E DIFFERENZE CON LE NORMATIVE PRECEDENTI

A fine giugno 2023 è stato pubblicato il nuovo Regolamento Europeo concernente le macchine e le attrezzature di lavoro.

Nello specifico, il Regolamento UE 2023/1230 andrà a sostituire la Direttiva CE 2006/42 (Recepita in Italia con il D.Lgs n. 17 del 2010) e la precedente Direttiva CEE 361/73.

La prima grande differenza che contraddistingue la nuova normativa riguarda, senza dubbio, il fatto che si tratta di un Regolamento e, quindi, di un atto legislativo vincolante.

I Regolamenti promulgati dall’Unione europea vengono, infatti, applicati tali e quali dagli Stati membri, senza la necessità di un decreto legislativo di recepimento.

Questo va ad eliminare del tutto la possibilità di interpretazione da parte degli Stati, opzione che poteva causare dei ritardi nell’attuazione della normativa stessa.

Il nuovo Regolamento Macchine introduce nuovi RESS (Requisiti Essenziali di Sicurezza e di Tutela della Salute) e modifica quelli precedenti.

Dei dubbi permangono ancora sul regime sanzionatorio, che sembra lasciato alla decisione dei singoli Stati, e sull’intelligenza artificiale, nuova frontiera di esplorazione delle aziende moderne.

 

I punti focali del nuovo Regolamento

Una novità del nuovo Regolamento è che il manuale d’istruzioni del macchinario può essere reso anche in formato digitale, ma lo stesso deve essere stampabile e scaricabile.

Altra modifica introdotta riguarda, invece, la definizione di fabbricante: se l’utilizzatore interviene alterando sostanzialmente la macchina immessa sul mercato dal fabbricante originale, da quel momento in poi, l’utilizzatore verrà considerato a sua volta un fabbricante e dovrà sottostare agli obblighi di quest’ultimo.

Vengono poi inserite anche le figure dell’importatore e del distributore: il primo è colui che mette a disposizione il prodotto sul mercato.

Il secondo è colui che immette un prodotto di un Paese Terzo nel mercato dell’Unione europea.

Come specificato, uno degli obbiettivi principali del nuovo Regolamento macchine è quello di restare al passo con le esigenze del mercato, introducendo delle norme che assicurino il rispetto dei requisiti di sicurezza anche per le nuove tecnologie.

La valutazione dei rischi aziendali deve tenere conto della presenza di macchinari con intelligenza artificiale, considerando il rischio che potrebbe derivare dalla loro autonomia. Il Regolamento cerca anche di regolare la normativa a livello di cybersecurity.

Altre importanti novità riguardano i cobot, ovvero i robot collaborativi, utilizzati sempre di più a livello aziendale, che necessitano di RESS specifici, e l’inserimento di un nuovo elenco di componenti di sicurezza, che comprende persino prodotti digitali e software.

Cambia anche la dichiarazione di conformità che non sarà più “CE”, ma “UE”. La stessa può essere fornita anche in formato digitale, solo se sarà accessibile online per l’intero ciclo di vita della macchina (almeno per 10 anni).

 

Il nuovo Regolamento è entrato in vigore dal 19 luglio 2023, ma sarà applicabile dal 20 gennaio 2027, giorno in cui la precedente Direttiva Macchine sarà abrogata.

Alcuni articoli devono essere, però, applicati a partire da luglio 2023 e, nello specifico:

- Artt. da 26 a 42 dal 20 gennaio 2024;

- Art. 50, par. 1 dal 20 ottobre 2026;

- Art. 6, par. 7 e artt. 48 e 52 dal 19 luglio 2023;

- Art. 6, par. da 2 a 6, 8 e 11, art. 47 e art. 53, par. 3 dal 20 luglio 2024.