IRPEF 2024: LE NUOVE ALIQUOTE E SCAGLIONI, COME INCIDONO SUL CALCOLO

IRPEF 2024, nuove aliquote e scaglioni di reddito dal 1° gennaio.

La riforma delle imposte sui redditi delle persone fisiche prevista dal decreto legislativo n. 216 del 30 dicembre 2023 introduce nuove regole di calcolo.

Le aliquote IRPEF 2024 passano da 4 a 3, con la conseguente rimodulazione degli scaglioni di reddito.

La riforma IRPEF cambia anche le detrazioni fiscali sui redditi da lavoro, per effetto delle novità sulla no tax area per i dipendenti.

Confermato inoltre il trattamento integrativo IRPEF, l’ex “Bonus Renzi”.

Un focus sulle novità previste dal 1° gennaio 2024.

A disciplinare la struttura dell’IRPEF è l’art. 22 del TUIR, contenuto nel DPR n. 917/1986.

Nel decreto legislativo sulla riforma dell’IRPEF è prevista la riduzione delle aliquote da 4 a 3, con il conseguente accorpamento dei primi due scaglioni di reddito.

Il testo, esclusivamente per il 2024, prevede l’applicazione dell’aliquota IRPEF del 23% allo scaglione di reddito fino a 28.000 euro, contro i 15.000 euro previsti a regime.

Inalterati invece gli scaglioni IRPEF 2024 successivi e le relative aliquote, che arrivano fino al 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.

Nel dettaglio quindi, a decorrere dal 1° gennaio 2024 l’IRPEF sarà così strutturata:

- 23% per i redditi fino a 28.000 euro;

- 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;

- 43% per i redditi che superano 50.000 euro.

Fino al 31 dicembre 2023 e a regime, tenuto conto che le modifiche in arrivo saranno limitate al periodo d’imposta 2024, la curva delle aliquote IRPEF è invece così strutturata:

- 23% fino a 15.000 euro di reddito;

- 25% oltre i 15.000 euro e fino a 28.000 euro di reddito;

- 35% oltre i 28.000 euro e fino a 50.000 euro di reddito;

- 43% oltre i 50.000 euro.

Nella tabella la struttura della nuova IRPEF 2024:

Di seguito invece le regole applicabili fino al 31 dicembre 2023:

IRPEF 2024, nuove aliquote e scaglioni con effetto anche sulla no tax area

Il decreto legislativo in materia di riforma IRPEF modifica anche la no tax area per i lavoratori dipendenti.

Si ricorda infatti che l’IRPEF non è dovuta sui redditi che non superano le soglie fissate per legge e con l’accorpamento delle prime due aliquote è destinata a salire anche la detrazione fissa riconosciuta sui redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro che, così come previsto per i pensionati, viene incrementata a 1.955 euro rispetto ai 1.880 euro previsti fino al 31 dicembre 2023.

Con queste novità, nel 2024 saranno di conseguenza totalmente esentati dal versamento delle imposte i lavoratori dipendenti titolari di redditi fino a 8.500 euro, rispetto agli 8.145 euro previsti fino all’anno in corso, stessa soglia prevista per i pensionati.

Resta invece immutata la soglia per i lavoratori autonomi, ancorata anche nel 2024 all’importo di 5.500 euro.

IRPEF 2024: ritocco a detrazioni e trattamento integrativo

Il ritocco della no tax area IRPEF passerà quindi da una nuova modifica agli importi della detrazione sui redditi da lavoro dipendente.

Una modifica tecnica ai valori indicati dall’art. 13, comma 1, lettera a), del TUIR, con un rialzo di 75 euro volto a portare la somma spettante fino a 15.000 euro a 1.955 euro.

Conseguentemente vengono modificate anche le regole per il calcolo dei requisiti d’accesso al bonus IRPEF, il trattamento integrativo disciplinato dall’art. 1 del decreto-legge n. 3/2020.

Avranno diritto al bonus di 100 euro in busta paga, pari in totale a 1.200 euro, i lavoratori dipendenti la cui imposta lorda sia di importo superiore alle detrazioni per lavoro dipendente, ma da queste dovrà essere sottratto un importo pari a 75 euro.

Una modifica di raccordo volta ad assicurare il riconoscimento del trattamento integrativo di 100 euro ai lavoratori dipendenti già beneficiari, senza modifiche sul fronte dei beneficiari.

A partire dal 1° gennaio 2024 quindi, il diritto al bonus di 100 euro al mese in busta paga sarà garantito ai dipendenti con redditi fino a 15.000 euro, qualora l’imposta lorda dovuta sia di importo superiore alle detrazioni IRPEF spettanti, pari a 1.955 euro per periodo d’imposta, ma da queste bisognerà sottrarre l’importo di 75 euro al periodo di lavoro nell’anno.

Calcolo IRPEF 2024, come fare?

Una delle caratteristiche dell’IRPEF è la sua progressività. Superato uno scaglione di reddito, l’aliquota successiva si applica quindi solo sulla parte di reddito eccedente.

Appare quindi utile soffermarsi sulle regole per calcolare l’IRPEF dovuta e, in primo luogo, sarà necessario conoscere due informazioni: l’importo dello stipendio lordo e gli scaglioni IRPEF.

Si dovrà quindi:

- Determinare il reddito mensile;

- Sottrarre gli oneri deducibili per ottenere l’imponibile fiscale;

- Applicare la relativa aliquota IRPEF e calcolare l’imposta lorda;

- Sottrarre dall’imposta lorda le detrazioni fiscali IRPEF.

È opportuno sottolineare che concorrono al reddito mensile le seguenti somme:

- Lo stipendio al netto dei contributi INPS a carico del lavoratore;

- La parte imponibile delle indennità e degli assegni vari (esclusi quelli per il nucleo familiare).

 

Come già spiegato in precedenza, nel caso in cui i redditi non raggiungano il tetto di 8.500 euro l’imposta non è dovuta.

In base al principio della progressività, stabilito dall’art. 53 della Costituzione, si deve considerare che si applica l’aliquota più bassa alla prima parte di reddito, secondo gli scaglioni stabiliti.

A partire dal secondo scaglione la seconda aliquota si applica sulla parte di reddito che eccede lo scaglione precedente.

Fonte:

https://www.informazionefiscale.it/IRPEF-2024-aliquote-scaglioni-calcolo-novita

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