LA FUNZIONE DELLA CONTABILITÀ DIREZIONALE

La contabilità direzionale è parte del sistema informativo aziendale; è costituita dall’insieme dei processi e degli strumenti con cui si raccolgono, rappresentano ed analizzano i dati.

La sua funzione è quella di far confluire la grossa mole di informazioni all’interno di report aziendali sintetici che siano facili da leggere ed interpretare, in modo da supportare i vertici aziendali nelle decisioni operative e strategiche.

Un sistema informativo organizzato consente la diffusione, lo scambio e la condivisione delle informazioni all’interno e, in alcune occasioni, anche all’esterno dell’impresa.

Inoltre, permette ai vertici aziendali di verificare se le attività svolte dalle varie unità organizzative sono allineate ai programmi aziendali.

La contabilità direzionale a supporto delle decisioni aziendali

In passato, il ruolo della contabilità direzionale era principalmente quello di fornire dati alla contabilità generale per la redazione del bilancio di esercizio.

Oggi invece, svolge anche una parte attiva nel processo decisionale, infatti permette di analizzare l’andamento economico dell’azienda e la redditività delle commesse o linee di prodotto. Inoltre, consente di individuare i fattori critici su cui intervenire per migliorare l’efficienza.

La contabilità direzionale diventa, in questo modo, un indispensabile strumento di informazione per gli organi aziendali addetti al Controllo di Gestione e per quelli che in fase di pianificazione e controllo devono assumere decisioni riguardanti:

- Gli investimenti che modificano la struttura e la capacità produttiva dell’azienda;

- La redditività dei singoli prodotti;

- La determinazione e la modifica del prezzo di vendita;

- La valutazione di campagne promozionali;

- L’innovazione o l’eliminazione di prodotti in perdita;

- La produzione interna o esterna di un certo bene o servizio (make or buy).

 

I processi della contabilità direzionale

La contabilità direzionale, in termini pratici, è costituita da una serie di attività di raccolta ed elaborazione di dati:

- Budget: Documento contabile che indica le previsioni di spesa che l’azienda andrà a compiere nell’anno di riferimento. Di solito si prepara nell’ultimo trimestre dell’anno e copre i dodici mesi dell’esercizio successivo. In base alle differenti attività da programmare ne esistono diverse tipologie: budget economico, budget finanziario, budget patrimoniale, ecc…

- Contabilità generale: Registra tutte le operazioni di gestione che avvengono tra l’impresa e i soggetti terzi (acquisti, vendite, pagamenti, investimenti, eccetera).

È un’attività obbligatoria e rigidamente regolata dalle numerose normative fiscali, ma costituisce anche la fonte di dati per le attività di programmazione e controllo.

- Contabilità analitica: Sistema contabile che focalizza l’attenzione sui costi indiretti, ovvero quelli non direttamente collegati ad uno specifico prodotto o servizio, studiando il modo di identificarli e ripartirli in maniera congrua. Per far questo, una delle tecniche più utilizzate in contabilità analitica è l’aggregazione per centri di costo. La contabilità analitica ha lo scopo di classificare e imputare i costi successivi alla fase di produzione per calcolare i margini di contribuzione in relazione ai diversi prodotti o canali di vendita.

- Contabilità industriale: Strettamente collegata alla contabilità analitica, rappresenta il sistema di rilevazione delle attività svolte all’interno del reparto produttivo.

Lo scopo primario è la definizione dei costi di produzione riferiti ai diversi articoli o commesse di lavoro.

In questo caso, i dati rilevati dai processi di produzione, prima ancora di essere misurati in termini economici (ovvero in euro), sono espressi con grandezze fisiche (chili, metri, n° pezzi, ore uomo, ore macchina, eccetera). Incrociando i dati di bilancio con quelli di produzione, è possibile determinare i costi di prodotto in base alla configurazione di costo.

 

Il reporting

Uno degli aspetti più importanti, e ancora molto sottovalutato, è la redazione della reportistica direzionale. Infatti, non bisogna confondere la disponibilità di dati con la loro reale fruizione.

Ogni giorno le imprese generano dati in ogni settore di attività; le persone che si trovano alla guida dell’impresa sono interessate a sapere tutto ciò che accade, ma non hanno il tempo per analizzare i dettagli. Hanno piuttosto la necessità di avere un quadro sintetico della situazione. Una visione d’insieme che metta in rilievo gli elementi prioritari e le situazioni critiche su cui intervenire.

In questo senso assume particolare importanza la progettazione di un sistema di reporting che diventa lo strumento di comunicazione delle informazioni all’interno dell’azienda.

Per essere efficace è necessario che dalle diverse statistiche e osservazioni si estrapolino solo i dati rilevanti, in modo da non creare un sovraccarico di informazioni a scapito della facilità di lettura e interpretazione.

Fonte: https://farenumeri.it/contabilita-direzionale/

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