La pianificazione della gestione delle emergenze è fondamentale in tutti gli ambienti lavorativi per prevenire e, eventualmente, diminuire i danni ai lavoratori, all’eventuale popolazione circostante e alle attrezzature aziendali.
L’emergenza è una situazione imprevista di potenziale pericolo che si genera quando persone, beni o ambiente vengono esposti ad effetti dannosi generati da un avvenimento ostile dove vengono a meno le condizioni di sicurezza.
Con emergenze non si intendono solo la propagazione di incendi ma possono essere anche guasti, calamità naturali e persino errori umani.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di “adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché le misure per il caso di pericolo grave e immediato.
Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva e al numero delle persone presenti” (D.Lgs. 81/08, art. 18, comma 1, lettera t).
Il Piano di Emergenza ed Evacuazione (PEE) deve indicare tutti i possibili eventi di emergenza e prevedere le misure da adottare per far fronte a tali situazioni.
Il D.Lgs. 81/08 prevede l’obbligo in capo al datore di lavoro di “designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza”.
Gli addetti alla gestione emergenze individuano i rischi presenti sul luogo di lavoro e si assicurano che le attrezzature di protezione antincendio siano mantenute in condizioni di efficienza. Inoltre, devono frequentare dei corsi di formazione ed essere in numero sufficiente tenendo conto dei rischi e delle dimensioni aziendali.
Gli addetti al primo soccorso, invece, hanno il ruolo di attuare gli interventi di primo soccorso e vengono considerati figure di riferimento per gli eventuali soccorsi professionali medici. I lavoratori designati non possono rifiutare l’incarico se non per giustificato motivo.
È indubbio che quando i ruoli sono chiaramente definiti, un’eventuale emergenza viene affrontata in maniera più efficace e, a tal proposito, devono anche essere indicati nel piano emergenza con i relativi nominativi.
Il Piano di Emergenza ed Evacuazione è un documento che integra il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e contiene l’insieme di procedure, azioni e misure da intraprendere qualora si verifichino situazioni di emergenza nella realtà aziendale. Inoltre, deve contenere la planimetria di emergenza.
Il PEE deve essere obbligatoriamente adottato per le seguenti tipologie di azienda:
- Luoghi di lavoro dove sono occupati almeno 10 lavoratori;
- Luoghi di lavoro aperti al pubblico con presenza contemporanea di più di 50 persone;
- Luoghi di lavoro soggetti ai controlli di prevenzione incendi (DPR 151/11).
Tale piano ha principalmente l’obiettivo di:
- Salvaguardare la vita umana, i beni materiali e l’ambiente;
- Controllare l’evento e, se possibile, limitare i danni alle persone, alle cose e all’ambiente;
- Coordinare le azioni del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i comportamenti che ogni persona presente nell’azienda deve mettere in atto per proteggere la propria incolumità.
Le aziende con obbligo di redazione del PEE hanno anche l’onere di effettuare una prova di evacuazione annuale la cui attuazione deve essere verbalizzata.
Il datore di lavoro che non ha l’obbligo di redigere il PEE, ha comunque il dovere di indicare all’interno del DVR le misure adottate per la lotta antincendio.
Da non confondere il PEE con il Piano Antincendio: quest’ultimo si riferisce esclusivamente alla gestione dell’incendio nei luoghi di lavoro mentre il Piano Emergenza ed Evacuazione prende in considerazione, oltre al rischio incendio, tutte le situazioni potenzialmente rischiose che possono verificarsi sul lavoro.
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