All’emanazione dell’ennesimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri non so come mai ma mi è venuto in mente il componimento poetico “Il trionfo di Bacco e Arianna”.
Il trionfo di Bacco e Arianna, o con altro titolo la Canzona di Bacco, è un componimento poetico scritto probabilmente nel 1490 che fa parte dei Canti carnascialeschi (canti di carnevale) di Lorenzo il Magnifico è quindi un'esaltazione del carpe diem oraziano (cogli l'attimo, cioè goditi il momento senza pensare al futuro) ed è certamente il più famoso di questi canti, con il celebre ritornello che recita “Quant’è bella giovinezza / che si fugge tuttavia!” Si tratta di un tema caratteristico del XV secolo, ovvero l'esortazione a godere pienamente delle gioie della giovinezza (la bellezza, l'amore, i sensi) nella consapevolezza della loro fugacità. Ciò è sottolineato dal fatto che gli altri due versi del medesimo ritornello che chiudono tutte le strofe successive aggiungono “Chi vuol esser lieto, sia: / di doman non c’è certezza.”
Sicuramente il nuovo decreto per molti sarà l’ennesima farsa dell’obbligo di attenersi a regolamenti insulsi e privi di fondamento scientifico, per altri sarà il grande lavoro minuzioso che il Comitato tecnico scientifico fa ogni giorno per il nostro bene, ma una attenta lettura, riga per riga, parola per parola, ci renderà consapevoli di quanto il contenuto sia lacunoso e a volte privo di significato tecnico sia in un contesto epidemiologico che patologico.
Oggi ci dicono che l’utilizzo dei guanti è sconsigliato, ma la spiegazione del perché non è stata data.
Oggi ci confermano che il distanziamento sociale o distanza di sicurezza, è sufficiente di un metro, ma ancora tra chi o cosa non è stato chiarito.
Oggi qualche esperto di medicina dice e dichiara che le indagini sierologiche non hanno pressoché servito a nulla, ma una spiegazione chiara non ci è stata fornita.
Rileggere per l’ennesima volta le 76 pagine di allegati dell’ultimo decreto emanato nella notte che porta scadenza 31 luglio, ti fa rendere conto che i tasti “CTRL + C e CTRL + V” della tastiera dello scrivano che si trova a fare notte per digitare in un italiano giurisprudenziale scorretto le parole pesanti che dichiarano le obbligatorietà per noi che lavoriamo, saranno sprofondate, e che il senso dell’emanazione del “DPCM COPIA E INCOLLA”, riprendendo le parole di un noto cantautore italiano, non ce l’ha.
Ora siamo in balia del decreto della giunta regionale che, farà le sue slide o flayer, bellissime e colorate, saranno pubblicate nel portale della Regione Marche, riportante cosa? Che cosa ci dovranno ancora insegnare? Lo stesso inizierà con le paroline magiche “fatto salvo quanto previsto dal DPCM...e dai precedenti DGR (riportando i numeri)...il presente ordina e poi due punti e a capo e via con i tasti CTRL + C e CTRL + V”.
Inoltre l’APP IMMUNI, risultato il flop per eccellenza con 8 italiani su 100 che hanno scaricato l’applicazione, quando sappiamo benissimo che l’efficacia si ha solamente con una copertura del 90 % della popolazione italiana, quindi 90 su 100. Ne abbiamo di strada ancora da fare per renderla operativa.
Oggi, in piena epidemia, il ministro Speranza ci rammenta di non abbassare la guardia, che le misure di restrizione si manterranno ma che presto arriverà il vaccino, l’ennesimo vaccino antinfluenzale somministrato obbligatoriamente al personale sanitario, delle forze dell’ordine, degli istituiti scolastici e poi si vedrà.
Per capirci qualcosa in più, basterebbe collegarsi con il sito del Ministero della Salute e cliccare il seguente link per rendersi conto che al 14 luglio 2020 la situazione italiana non è poi così grave come ce la vogliono descrivere. Clicca qui per dettagli.
A livello di sicurezza nei luoghi di lavoro nulla è cambiato se non maggiore attenzione nel seguire i protocolli di sicurezza già imposti e alle norme in materia di igiene personale, magari cercando di spiegare con termini non giurisprudenziali cosa è meglio fare e come è meglio farlo.
Resta il tabù della misurazione della temperatura corporea con i suoi limiti e precarietà e come si comporterà l’Inail di fronte a un lavoratore Covid positivo che va sotto infortunio. Sappiamo solo che è stata allargata la lista delle patologie correlata alla pseudo diagnosi Covid positivo come lo descrive il sito del Ministero della Salute definendoli” casi accertati di sospetto diagnostico”. Tra queste risulta lo stato diarroico e il mal di testa.
Ora, inconsapevolmente, siamo diventati tutti medici e dobbiamo essere in grado di fare autodiagnosi perché, qualsiasi anormalità fisiologica e qualsiasi modifica al nostro status fisico può ricondurre alla proliferazione virale, però il timore della quarantena coatta o dell’auto quarantena ci porta ad essere subdoli e sprezzanti del pericolo.
A conclusione dobbiamo finalmente capire che è il caso di riprenderci i nostri spazi e le nostre abitudini ma con la consapevolezza che in fondo ciò che è scritto nei vari salmi responsoriali dei nostri governanti non è poi così lontano da “una buona e corretta prassi igienico-sanitaria-sociale” che da oggi in avanti porteremo con noi nella quotidianità.
Non ci resta che restare in attesa dell’ennesimo copia e incolla della regione con tanto di slides colorate de “La Battaglia Continua...Il Vaccino siamo noi”.
Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.