Il Protocollo di intesa stipulato tra INAIL e Unitalia il 13 marzo 2018, ha posato l’attenzione sull’importanza dei “near miss” o “mancati infortuni”, ovvero di quegli eventi che non causano lesioni o malattie ma che potenzialmente potrebbero farlo in condizioni ben definite. La corretta gestione dei near miss, che dovrebbe essere fatta seguendo la norma UNI ISO 45001:2018, rappresenta uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione all’interno delle aziende: partendo dal presupposto che le cause generanti i near miss sono le stesse che potenzialmente potrebbero portare a dei veri e propri infortuni, evidenziare le ragioni degli “incidenti” può aiutare mettere in atto delle misure di miglioramento per evitare che eventi simili si ripetano nel futuro e portino a conseguenze più gravi e dannose.
Near miss, situazioni pericolose e infortuni: le differenze
Immaginiamo un operaio in un cantiere edile che sta lavorando in un’impalcatura. Lo stesso lascia una delle attrezzature (ad esempio un martello) in bilico, ad un’altezza di circa due metri dal piano calpestabile. La situazione può rimare statica oppure il martello in questione, per qualche motivo, potrebbe cadere. A seguito dell’evento, si possono delineare due casistiche distinte: il martello, infatti, può colpire un lavoratore che si trova al di sotto dell’impalcatura o cadere senza causare ulteriori danni.
Questo esempio, può aiutare a capire le differenze tra near miss, situazioni pericolose ed infortuni, che sono riportate nella tabella sottostante:
Procedura per la gestione dei near miss
La procedura per la gestione dei near miss, per poter essere applicata nel miglior modo possibile, deve essere chiara, semplice e ben definita. La stessa deve prevedere la collaborazione di tutte le figure coinvolte e un programma di formazione e informazione per i lavoratori, che poi dovranno applicare la procedura nel contesto aziendale.
Identificazione dei near miss
Il primo passo per una corretta gestione dei near miss, è quello di definire una procedura per l’identificazione e la segnalazione degli stessi. Il near miss deve essere, una volta identificato, segnalato in forma scritta. L’addetto responsabile della segnalazione può essere sia lo stesso che ha identificato l’incidente, sia una persona preposta. La scheda di rilevazione dei near miss deve contenere elementi essenziali come: descrizione di cosa è successo, definendo il luogo, le tempistiche, il personale coinvolto, i fattori che hanno influenzato l’evento, i fattori che hanno impedito l’infortunio ed eventuali suggerimenti per impedire che un evento simile accada in futuro. Una volta segnalato, ciascun caso deve essere studiato per poter stabilire la sua rilevanza e quindi la sua priorità di intervento.
Identificazione delle cause e comunicazione delle soluzioni
Questo passaggio è relativamente critico e per questo deve essere formato un gruppo di lavoro che comprenda professionisti con qualità e attitudini differenziate tra loro. Gli stessi devono capire quali sono state le cause del near miss e come poter evitare che l’evento si verifichi in futuro. Le soluzioni adottate devono poi essere comunicate al responsabile dell’attuazione.
È importante definire anche le tempistiche per l’attuazione della misura di correzione.
L’ostacolo principale alla registrazione dei near miss: colpevolizzazione e feedback
In molte realtà aziendali la registrazione e la successiva gestione dei quasi infortuni, viene interpretata in maniera negativa. Le figure aziendali vedono i near miss come difetti del sistema aziendale che sono, per questo, da nascondere e occultare.
I lavoratori stessi potrebbero pensare che, essendo l’incidente derivato da un errore umano, vengano colpevolizzati per l’accaduto e quindi tendono a non segnalare i near miss. L’intera procedura deve essere, però, vista in senso positivo: individuare le cause dell’incidente ed eliminarle con misure correttive, è un’opportunità di miglioramento per l’intera organizzazione aziendale.
Un altro elemento di disturbo è dato dalla mancanza di feedback: i lavoratori, a seguito della segnalazione, si aspettano una risposta da parte della direzione aziendale, che deve coinvolgere gli stessi nella soluzione del problema. L’ottica è quella di mantenere uno stretto rapporto tra organizzazione aziendale e lavoratori.
In conclusione, ottimizzare un sistema di identificazione e gestione dei near miss rappresenta una potenzialità per l’azienda che da una parte fa emergere le criticità organizzative, ma dall’altra permette di correggerle, prima che sfocino in un evento con conseguenze più dannose.
Gli incidenti sono numericamente superiori rispetto agli infortuni e, per questo, più rappresentativi dal punto di vista statistico.
Quindi analizzarne le cause e individuare le misure di correzione, porterà ad un miglioramento generico del sistema. Inoltre la realizzazione di una procedura di individuazione e gestione dei near miss rappresenta una delle tappe fondamentali per implementare un modello organizzativo e gestionale conforme all’art. 30 del D.Lgs 81/08 e s.m.i.
Ovviamente il consiglio è quello di affidarsi a professionisti esperti che, in base alla tipologia di organizzazione e ai rischi dell’attività, possano suggerire quale sia il sistema più adeguato alla realtà lavorativa e che siano in grado di formare e informare tutte le componenti aziendali, partendo dalla direzione procedendo verso il singolo lavoratore, così da internalizzare la procedura e renderla veramente efficace.