VIA LIBERA DEL GOVERNO ALLA FORMAZIONE IN “VIDEOCONFERENZA SINCRONA”

“La Legge n. 52, del 19 maggio 2022, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 119 del 23/05/2022. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza. La legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta.”

Art. 1

Allegato – Modificazioni apportate in sede di conversione al decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24

Nell’allegato dopo l’articolo 9 è inserito il seguente:

“Art. 9-bis (Disciplina della formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro).

1. Nelle more dell’adozione dell’accordo di cui all’articolo 37, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro può essere erogata sia con la modalità in presenza sia con la modalità a distanza, attraverso la metodologia della videoconferenza in modalità sincrona, tranne che per le attività formative per le quali siano previsti dalla legge e da accordi adottati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano un addestramento o una prova pratica, che devono svolgersi obbligatoriamente in presenza”.

Ma che cos’è la formazione in videoconferenza sincrona?

La Videoconferenza (FAD sincrona), di cui noi di Be Fast siamo precursori utilizzandola già da diverso tempo, consente l’interazione sincrona in quanto il docente e i partecipanti sono collegati “in diretta”, diversamente dalla soluzione in E-Learning (FAD asincrona) dove non è necessaria la compresenza temporale di formatore e partecipanti.

La videoconferenza dà dunque la possibilità di avere una lezione in diretta, garantendo ai professionisti l’opportunità di fare domande e di risolvere i dubbi nel caso in cui se ne dovessero avere ed è proprio l’interazione docente-discente ad essere uno dei punti di forza di questa attività formativa.

Caratteristiche e requisiti essenziali di una piattaforma di videoconferenza per la formazione

1. La piattaforma deve innanzitutto garantire la trasmissione di video e audio in modo continuo e sincrono, requisito fondamentale per poter fare delle videoconferenze sincrone. Il docente deve poter vedere contemporaneamente tutte le finestre dei partecipanti e questi ultimi devono ricevere in tempo reale audio e video del docente.

2. Un’altra caratteristica importante per le piattaforme di videoconferenza riguarda la possibilità di condividere materiale con chi sta partecipando alla conferenza e di condividere lo schermo, per mostrare agli altri documenti, slide o procedure da seguire. È indispensabile la presenza di una chat che potrà essere utilizzata dai partecipanti per dialogare in tempo reale.

3. Il docente deve anche avere la possibilità di controllare i partecipanti, con il potere ad esempio di attivare/disattivare l’audio e il video, di espellere dall’aula virtuale uno o più discenti ed anche di creare dei sottogruppi all’interno dell’aula digitale.

Le migliori piattaforme per la videoconferenza dispongono di applicazioni specifiche per smartphone e tablet, ma sono anche accessibili direttamente dal pc senza la necessità di dover installare delle applicazioni. Ciò rappresenta un vantaggio perché consente agli studenti di accedere da qualsiasi pc, senza doversi preoccupare di installare alcun applicativo.

La verifica dell’identità, della presenza e tracciamento dei collegamenti: metodi e requisiti

Dal momento che la presenza online durante la videoconferenza viene equiparata alla presenza in aula, sono necessari dei metodi di verifica dell’identità dei professionisti che partecipano al corso.

Sarà compito di chi eroga il corso assicurarsi che coloro che partecipano siano davvero chi affermano di essere e questo compito viene di solito affidato ai docenti, i quali possono chiedere ai partecipanti di mostrare un documento di identità. Con un sistema di tracciamento della connessione sarà invece possibile verificare la presenza nell’aula virtuale e dunque tenere il conto delle assenze, ricordando che per molti corsi è prevista una frequenza minima di presenze per poter sostenere l’esame finale ed ottenere l’attestato che certifichi le competenze acquisite. Anche la verifica delle presenze è un compito che viene affidato al docente, il quale avrà al termine del corso, la responsabilità di stilare l’elenco degli studenti ammessi all’esame finale.

Come effettuare le verifiche di apprendimento in videoconferenza: quali requisiti garantire?

Anche per i corsi in videoconferenza sono previste delle verifiche di apprendimento, il cui scopo è valutare il livello di apprendimento e di memorizzazione delle varie nozioni fornite nel corso delle lezioni. La gestione delle verifiche online è più complessa per alcuni versi rispetto alla gestione delle verifiche in presenza, bisogna infatti vigilare affinché nessuno studente tenti di imbrogliare per ottenere un risultato migliore di quello che meriterebbe. I docenti dovranno controllare attraverso la trasmissione dei video in diretta che nessuno dei partecipanti alla verifica finale si faccia aiutare e dovranno mostrare le domande solo nel momento in cui verrà stabilito l’inizio della prova.

Di solito per registrare le risposte vengono utilizzate le piattaforme digitali, che hanno degli strumenti per la somministrazione di questionari e di verifiche di vario tipo.

In alternativa è possibile anche chiedere al discente di scrivere le risposte su un foglio di carta, che dovrà essere firmato, scannerizzato ed inviato al docente al termine della prova.

Pro e contro della formazione in videoconferenza sincrona

Da questi presupposti risulta inequivocabile che non esistono fattori negativi a questa tipologia di attività formativa, senonché alcune tipologie di corsi, che prevedono addestramento specifico (carrelli elevatori, PLE, Ponteggi, ecc...) o esclusivamente prove pratiche (prova di spegnimento, prove di rianimazione) non possono essere risolte in videoconferenza.

Al contrario, i pro sono innumerevoli; basti pensare semplicemente ai disagi dovuti agli spostamenti o dei tempi morti che possono venirsi in aula dovuti alle pause durante le lezioni.

Quindi, riduzione dei costi, specificità della formazione, rapidità di esecuzione, rendono la videoconferenza sincrona una soluzione ottimale.